lunedì 11 agosto 2003

"A mia sti cinisi ..."

A me , 'sti cinesi , mi stanno proprio "qui" !

Dopo una notte calda e tarda - fatta di download a tutta manetta , parole e cuscini caldi senza tregua , ecco che la sveglia mi scuote dal dormiveglia .
Sono le 06.50 , in qualche modo vedo di alzarmi , sono già sveglio per non aver quasi dormito ; la tata - la mia gattina - in un balzo è già sul letto a reclamare la pappa e la bacinella d'acqua fresca .
Mi lavo per dieci minuti , solo la mia proverbiale pigrizia m'impedisce di nascondermi nel box doccia a togliermi questo insopportabile puzzo di sudore che sento dappertutto - nelle mani , in faccia , sulle spalle ... uno schifo d'uomo , insomma .
Prendo il 27A che mi porta in ufficio , trovo un comodo posto a sedere e lascio che la luce di Bologna mi porti da questa parte della realtà : è lunedì , anche oggi si lavora .
Il cielo è sporco , nuvole grigiastre (più simili a fumi d'incendio che a grumi di vapore acqueo) annunciano a bassa voce un'altra giornata d'afa .
Questa estate non se ne vuole andare - d'altronde , siamo solo ad Agosto ...

Nel silenzio del "torpedone" , dietro di me all'improvviso una voce squillante femminile , fastidiosissima , in una lingua strana e straniera : una giovane ragazza cinese parla col suo compagno .
Ma forse dovrei dire urla .
Vorrei voltarmi , dirle : ma tu senti forse qualcun'altro ?
Non t'accorgi che l'unica voce a bordo è la tua ?
Potresti abbassare il volume ?
Ma non faccio nulla , e continuo a rugarmi guardando fuori dal finestrone .

Ha proprio ragione Santino : "A mia , 'sti cinisi , mi stannu supr'a minchia!"

Buon giorno , mondo .

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