mercoledì 23 novembre 2005

Una prima piccola analisi .

Odio dunque sono .
Odio perché sono invidioso dei successi altrui ; dei benefit (o background) economici , delle competenze culturali e professionali .
Mi odio , perché non sono stato in grado di sfruttare le risorse che , nel tempo , ho avuto : ho spesso sprecato tutto , sono la classica "cicala" della favola di Esopo (era sua ?) .

Ogni tanto mi dico che la vita è breve e tanto vale godersela finché si può , ma se a trentaquattro anni mi ritrovo con un pugnetto di mosche in mano forse i miei calcoli erano un tantino errati - d'altraparte in matematica ho sempre avuto pessimi voti .

Mi sento sempre "scoperto" , mi sento diverso dal contesto che mi circonda - o forse è una parte di me che genera questa sensazione per dare delle risposte ad input circostanziali : sentendomi differente trovo una giustificazione per il mio "mal d'essere" , piuttosto che affrontare analiticamente il problema semplicemente (si fa per dire...) lo aggiro .

Ma cosa vorrei essere , cosa vorrei avere in fondo ?
Mi viene spesso in mente la parola "invidia" , ma di chi o di cosa ?

Bé , forse invidia della capacità degli altri di sapersi gestire , di saper "vivere" .
Invidio i soldi di chi mi siede accanto , invidio la sua solidità familiare , invidio la professionalità - l'aplomb , la lucidità che io non ho .

Invidio i soldi , tanto ma tanto .
Vorrei averne tanti , ma alla fine il focus sarebbe sempre lo stesso : fuggire , sfruttare i soldi per fuggire dai problemi senza affrontarli .
Però non sarebbe poi così male ...

Invidio chi è felice ; oddio , a tratti lo sono anch'io , ma vorrei averne di più di questa "magia" che ci fa stare bene , sorridere , affrontare le cose quotidiane senza scricchiolare troppo sotto il peso delle ore che non passano mai .

Per adesso mi fermo , continuerò poi con calma ... già qualcosa aver messo giù una prima bozza , vi pare ?

HB

1 commento:

Anonimo ha detto...

ale, ma l' invidia non 'e un sentimento?
E' anche uno dei peccati capitali,ma se uno dovesse tenere conto dei peccati sarebbero cippe amare, a meno tu non creda fortissimamente nella religione e l' invidia ti facesse stare male in quanto peccato.
Anche i bambini invidiano altri bambini, e i bambini sono (fortunatamente)meno razionali di noi.
Se la razionalita' poi diventa un pretesto per coprire altri problemi questo non so dirlo,ma gli esseri umani, quelli veri con i sentimenti, soffrono e gioiscono come tutti.
Ma se tu credi che chi ti sta a fianco sia felice sempre credi male, basterebbe slacciarsi un po', proprio come fai in questo costruttivo blog per capire che anche gli altri hanno ansie, paure, fobie, ossessioni e chi piu ne ha piu ne mennta.
Se poi la felicita di molti e' effetto di farmaci o altre cose(quindi superficiale, anche se serve spesso)queste sono cose da valutare.
valutare se vale la pena prendere na pillola e essere felice oppure vedersela con se stessi, impostare una sfida, che 'e anche ricerca interna per cercare di capire cosa ce che non va.
Sai benissimo che io probabilemnte non sono il tipo piu adatto per fare ste prediche, ci arriverai, anche io sono passato dalla strada delle pillole della felicita', ma poi quella strada finisce, e quando te ne accorgerai non sara' mai tardi per tentare l' alternativa.
Solo che tutto viene a suo tempo.