giovedì 21 dicembre 2006

Chapter 1.

Un maglione di lana troppo grande , a collo alto , verde .
Pantaloni in cotone , scarpe da tennis , anonimo nella folla di Natale che insegue le vetrine .
Non lo vedresti nemmeno a cercarlo , è praticamente invisibile nel mare di gente : l'occhio tende naturalmente a selezionare in base a gusti e tendenze , basta scostarsene e diventi trasparente .
D'altra parte chi mai fermerebbe lo sguardo su un quarantenne sovrappeso , trascurato dalla barba al borsello in pelle ormai lucida per l'uso - un'eredità ricevuta anzitempo dal padre - alla pelata malcelata da quattro peli sale e pepe , lo sguardo vuoto ...

Il chilo di ferro tende a far scivolare dalle spalle spioventi la cinghia del borsello , così cambia posizione e lo indossa a tracolla .

E' alla ricerca dell'estasi chimica , della sua droga , la più potente in circolazione : non ha prezzo , "priceless" come la frase dello spot della carta di credito .
E' in astinenza da un pezzo , paradossalmente non è facile trovare pusher in questo tardo pomeriggio prefestivo - paradossalmente , si , perché in effetti le festività natalizie sono una delle più ghiotte occasioni di smercio per questo genere di prodotto : soldi in tasca , voglia di star bene , di ubriacare i sensi .

Ha qualche ora libera prima di andare al lavoro : è un free-lance , un co.co.co , un serio professionista con un curriculum di tutto rispetto molto apprezzato e molto pagato .
E molto ricercato : dai clienti , dai competitors .
Dicono sia molto apprezzato anche dai suoi utenti finali : ma questo , mancando una ricerca di "sell out" , è solo un commento personale .

Corso principale , piazza maggiore (di nome e di fatto) , tabaccheria per le Camel e quindi caffè americano al ricco bar in angolo - dove la trasparenza diventa manifesta quando passati cinque minuti d'orologio deve forzatamente attirare l'attenzione di un cameriere per ordinare una pasta alla crema .
La barba pizzica , troppo lunga ; inizia a macchiarsi di bianco , gli anni passano , sarà meglio radersi domani .
Un'occhiata al display del cellulare (gli orologi da polso sono diventati preistoria , o inutili accessori) , il cartellino va timbrato : si alza , paga , se ne va .

Il bus navetta lo porta nei pressi del garage dove lascia l'auto aziendale : parcheggiare in centro è un casino , e comunque la sua macchina meno sta in strada e meglio è .
Inserisce la chiave nell'apposita fenditura , la ruota sul suo asse longitudinale , luci e lucine illuminano (come un albero di Natale , è anche il periodo giusto) il cruscotto : qualche secondo per il check dei sensori da parte del computer di bordo , poi il motore diesel si accende sbuffando una piccola nube di fumo nero .

Ma non ha paura .
Dicono che tutti i diesel , anche i più recenti , fanno così .

Luci di posizione accese , cintura di sicurezza indossata , sportelli chiusi : pronto a partire , l'aspetta un'ora abbondante di strada per arrivare al posto di lavoro - solo un'ora di strada , questo contratto è stato vantaggioso in termini di distanze .

HB

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